(ASCA) – Roma, 4 feb 2014 – ”Provvedere in un campo dove da anni non si provvede”, e’ questa ”l’urgenza” ribadita dalla guardasigilli Anna Maria Cancellieri in un’intervista al quotidiano ‘il Giornale’. L’urgenza di una riforma della giustizia per la quale il ministro afferma: ”Interverremo in maniera laica ma decisa. Ci sono cose che si possono fare da subito, basta un po’ di coraggio”. Circa i 9 milioni di processi pendenti e i risarcimenti per 340 milioni dovuti ai tempi lunghi della giustizia, Cancellieri sostiene che ”i cittadini hanno ragione, il sistema non va”, ma difende l’operato dei magistrati: ”Io vedo soprattutto un problema di efficienza del sistema, di produttivita’ collettiva.
Tant’e’ vero che abbiamo esperienze luminose come Torino, dove grazie a prassi rigorose si sono azzerati gli arretrati, e Milano, dove i tempi di attesa sono ormai quelli europei. Bisogna esportare queste esperienze in tutta Italia”. ”Sono contenta che il Parlamento abbia in esame una norma che rende la custodia cautelare piu’ difficile e che la riporta ai principi che il legislatore aveva individuato a suo tempo – afferma il ministro in riferimento al decreto carceri in esame alla Camera – ma ricordo anche che c’e’ nel paese una forte richiesta di giustizia, la popolazione non e’ mai contenta, mai soddisfatta. E il nostro dovere e’ anche rendere inoffensivi quanti costituiscono un pericolo”.
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